Che la Sardegna sia un'isola è dimostrato non solo dall'evidenza geografica, ma anche dalla singolarità dei suoi paesaggi e dalla cultura, a tratti misteriosa, conservata dai suoi abitanti. Il mare sardo è rinomato in tutto il mondo, si pensi alla Costa Smeralda, all'Arcipelago della Maddalena in Gallura, alle calette dal Golfo di Orosei a Villasimius ed alle coste più riservate nei pressi di Carbonia e sulle isole di Sant'Antioco e San Pietro. L'entroterra è dominato da una natura spesso preservata in parchi naturalistici, come quello del Gennargentu o quello del Monte Arci in provincia di Oristano, importante per le sue miniere di ossidiana sfruttate già nella preistoria. Altre miniere, quelle di carbone nella provincia di Carbonia-Iglesias, sono tutelate nel Parco Archeologico Minerario con il patrocinio UNESCO. Simbolo per eccellenza della Sardegna sono i Nuraghi, le antiche torri monumentali disseminate su tutto il territorio, la cui funzione non è ancora chiara. Il complesso nuragico più vasto è quello di Barumini che si suppone fosse una reggia. Un altro mistero della cultura sarda è il rito ancestrale dei Mamuthones e Issohadores, che con le loro maschere inquietanti e i campanacci animano il carnevale di Mamoiada nel Nuorese.