Un itinerario costiero di circa 40 chilometri si snoda lungo le insenature, i promontori e le grotte del Gargano centro-meridionale. Paesaggi incantevoli e fiabeschi caratterizzano questo tratto di costa frastagliata e mutevole, in grado di proporre scenari naturali sempre diversi allo sguardo estasiato del visitatore. L'ideale sarebbe percorrere la costa a bordo di un gommone, per cogliere al meglio la straordinaria conformazione della roccia bianca che si getta a strapiombo nel mare. Effettuando questo percorso via mare è inoltre possibile godere della vista delle grotte marine, visitabili anche a bordo di motopescherecci. Punto di partenza dell'itinerario è Vieste, forse la più rinomata località turistica Garganica, circondata da una vegetazione lussureggiante e affacciata su una baia di rara bellezza. Dopo Vieste, procedendo verso sud, la prima bella spiaggia si incontra in prossimità del centro turistico “la Gattarella”, che sorge nelle immediate vicinanze di un parco naturale e si sviluppa su un'ampia superficie, coperta da pinete ad alto fusto e flora meditteranea. Di fronte al lido spicca un isolotto a forma di gatto, che ha dato il nome a questa località. Quando la marea è bassa e il mare calmo o poco mosso, l'isolotto diventa meta di romantiche escursioni a nuoto o in pedalò. Sempre in direzione sud, a pochi chilometri di distanza, si incontra la spiaggia di San Felice, l'ultimo tratto sabbioso prima di iniziare a costeggiare baie dal fascino impareggiabile, dove l'erosione marina ha lasciato sui fondali e lungo i litorali ciottoli e sassi levigati e lucenti. La baia di San Felice è famosa per l'omonimo “architello”, intagliato nella roccia dall'azione millenaria del mare. Scendendo ancora si costeggia la Baia di Campi, probabilmente una delle insenature più seducenti della costa garganica. A poche centinaia di metri dalla terra ferma spuntano due isolotti, che sembrano ergersi a scudo contro la violenza delle maree. Qui la costa diventa sempre più frastagliata e tormentata. Questa è la zona in cui le grotte marine forano la costa nei punti più impensabili, strappando agli escursionisti in barca ripetute esclamazioni di sorpresa. Solo dal mare, infatti, è possibile cogliere certe sfumature del paesaggio e inoltrarsi alla scoperta di questi antri scavati da una natura fantasiosa e bizzarra. Per chi desideri, invece, approdare, in questo punto si può effettuare una leggera deviazione e visitare l'oasi naturalistica di Santa Tecla. Di recente inserita nel perimetro del Parco del Gargano, questa riserva di 2.000 ettari ha una straordinaria importanza naturalistica: fauna e flora sono tra le più ricche e incontaminate d'Europa, anche grazie alla varietà del territorio. Nell'arco di pochi ettari si passa dalle foreste di montagna alla macchia costiera. Montagne e valli di erosione fluviale si alternano a insenature e spiagge inaccessibili. Lungo le rocce a strapiombo sul mare vive un'abbondante flora rupicola, con addirittura 58 specie di orchidee. L'entroterra è il regno incontrastato del pino d'aleppo. Anche la fauna ha resistito allo sfruttamento venatorio del passato: seguendo i percorsi naturalistici ci si può imbattere in caprioli garganici, mufloni, daini, cervi e cinghiali. Continuando per mare, lungo la costa, si fa tappa nella baia di Pugnochiuso dove, nascosti nel verde, sorgono parecchi residence ed alberghi. Da questo punto si possono raggiungere calette ed anfratti suggestivi, che racchiudono spiaggette non sempre accessibili da terra. Dopo Pugnochiuso il panorama si fa, se possibile, ancor più sorprendente. Si raggiunge infatti la celebre Baia delle Zagare, un'insenatura incantata, materia d'ispirazione per poeti. Due faraglioni sonnecchiano a pochi chilometri dalla riva, sovrastata da fiere scogliere a strapiombo. Da qui fino a Mattinata la costa resta per lo più alta e rocciosa, ma le spiagge che si interpongono si fanno più ampie. Presso la spiaggia di Mattinatella, a pochi metri dal mare, si incontrano numerosi ristorantini tipici, sempre ben forniti di primizie del mare. Il posto è ideale per una sosta ristoratrice, dopo un'intensa giornata in barca, utile a gustare gli aromi della cucina garganica. Infine si raggiunge il porto di Mattinata. Derivata dall’antica Matinum, questa cittadina è stata edificata a strati e gradoni scavati nella roccia su due colline: Castelluccio e Coppa della Madonna. La bellezza del luogo, l’ospitalità dei suoi abitanti e le moderne strutture turistiche ne fanno una delle mete turistiche più apprezzate del Gargano.