Al pari di molte città d'arte della Toscana, Lucca può essere visitata come una sorta di museo a cielo aperto, arricchitosi col passare dei secoli, a partire dal Medioevo, di bellezze artistiche capaci di sfidare il tempo e di giungere quasi inalterate fino a noi. Ancora oggi si entra nella città vecchia varcando le mura rinascimentali ottimamente conservate. E il borgo antico è tutto un susseguirsi di palazzi medievali, chiese in stile romanico, gotico o rinascimentale. Fra queste spicca senza dubbio la splendida Cattedrale, con i suoi mille anni di storia. Vuole la leggenda che l'imponente Duomo di Lucca, intitolato a San Martino, venisse edificato nel VI secolo da San Frediano. La storia attesta che nel 1060 un edificio preesistente fu effettivamente ricostruito per volontà del vescovo della città, Anselmo da Baggio, che sarebbe divenuto papa col nome di Alessandro II. Fra il XII e il XIII secolo la Cattedrale fu oggetto di ulteriori opere di ristrutturazione che le conferirono il suo attuale aspetto. Colpisce l'effetto scenografico della facciata, per certi versi ispirata a quella del Duomo di Pisa, ma arricchita da elementi tipici del Romanico lucchese, secondo un progetto di Guidetto da Como che porta la data del 1204. Il livello inferiore è contraddistinto da un porticato profondo e possente, diviso in tre arcate sorrette da pilastri compositi. Gli archi hanno ampiezza differente e assecondano l'asimmetria della facciata, che si restringe verso il bel campanile merlato. Sopra il porticato, tre ordini di loggette richiamano la cattedrale pisana. Fra gli archi della facciata, in origine, era collocato il gruppo statuario raffigurante San Martino che dona il suo mantello a un povero. L'opera originale è attualmente custodita all'interno della basilica. Numerosi artisti presero parte, nel XIII secolo, alla decorazione dei portali della facciata. Ciascun portale è adornato da bassorilievi che rappresentano l'Ascensione di Cristo, il martirio di San Regolo, storie dell'infanzia di Cristo e una Deposizione attribuita alla scuola di Nicola Pisano. L'interno, rinnovato nel XIV secolo, presenta il tradizionale impianto a tre navate, marcato da pilastri con transetto sporgente e abside semicircolare. Fra queste mura si conservano capolavori d'arte come il monumento funebre dedicato a Ilaria del Carretto, opera di Jacopo della Quercia, ora custodito all'interno della sagrestia. Il sarcofago scolpito nel marmo è talmente raffinato da ricordare la porcellana. Qui si conserva anche un dipinto di Domenico Ghirlandaio: la Madonna con Bambino tra i santi Pietro, Clemente, Paolo e Sebastiano. Gli altari della navata destra sono abbelliti dall'Adorazione dei magi di Federico Zuccari e dall'Ultima cena di Jacopo Tintoretto, mentre nella cappella del santuario è possibile ammirare una Madonna con Bambino tra santi, opera di fra' Bartolomeo. Spostandosi nella navata di sinistra si incontra il caratteristico “tempietto del Volto Santo”, così chiamato perchè custodisce il “Volto Santo di Lucca”, un celebre crocifisso ligneo che viene fatto risalire al XII secolo e che costituisce probabilmente un'imitazione di un antico modello orientale. Ma la tradizione vuole che questo crocifisso sia stato scolpito dal fariseo Nicodemo, motivo per il quale esso fu oggetto di venerazione e meta di pellegrinaggi, già nell'alto Medioevo. Lasciando il Duomo, infine, si può visitare il Museo della Cattedrale, ubicato nell'Oratorio di San Giuseppe, che fornisce una chiara immagine delle vicende storiche della città, nonché della sua antica vocazione ecclesiastica, testimoniata da piccoli e grandi tesori d'arte sacra.