Un semplice itinerario per gli amanti della bicicletta si snoda in Friuli per circa 56 chilometri, attraverso un territorio quasi completamente pianeggiante, e permette di scoprire uno dei centri più importanti dell'Impero Romano, godendo di paesaggi e panorami incantevoli. Questo interessantissimo itinerario alterna tratti su piste ciclabili vere e proprie ad altri su strade comuni ma agevolmente percorribili su due ruote. Il percorso parte dalla stazione ferroviaria di Cervignano del Friuli, passa per la storica Aquileia, quindi raggiunge Grado e, dopo essersi affacciato sulla laguna e sulle foci dell'Isonzo, termina a Monfalcone. La strada più breve da Cervignano ad Aquileia è la statale, piuttosto trafficata e non molto larga, e quindi da percorrere con una certa attenzione. In alternativa, si può allungare il percorso per la più tranquilla strada per Villa Vicentina, dove si affaccia la splendida Villa Ciardi-Baciocchi. Questa meravigliosa testimonianza storica e artistica appartenne a Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone Bonaparte, che commissionò all'architetto Charles Sambucy il restauro della sua residenza estiva, ma anche lo splendido parco punteggiato di reperti lapidei romani, secondo la moda del tempo. Giunti nell'abitato di Villa Vicentina, si prende la strada a destra, si passa sotto la ferrovia e si raggiunge Aquileia, dalla parte del parco delle rovine del porto fluviale romano, che qui fiorì tra il I e il IV secolo d. C. Nell'epoca di massimo splendore romano, Aquileia era una delle città più importanti della penisola. Dell'età felice della città permangono numerose testimonianze in vaste aree di scavo e nella superba collezione del Museo Archeologico Nazionale, ritenuto uno dei più importanti dell'Italia settentrionale. Devastata da Attila, Aquileia non si riprese mai più, ed è oggi un piccolo borgo agricolo che sorge intorno alla basilica paleocristiana e al suo campanile. Qui, una scala a chiocciola di 127 scalini porta alla torre campanaria, da cui si gode di uno splendido panorama sul borgo, sulle Alpi e sul Golfo di Trieste. Da Aquileia si continua, per mezzo della statale, fino al ponte translagunare che porta a Grado, la città dove si rifugiarono il vescovo e gli abitanti di Aquileia, in fuga dalla furia devastatrice degli Unni di Attila. Oggi Grado è una stazione balneare, rinomata in tutto l'Adriatico per le bellissime spiagge dorate, per le marine e le terme. Proseguendo verso est, si costeggia la laguna e si imbocca la strada per Monfalcone, vivace località marittima dal passato glorioso. La cittadina è stata infatti decorata al Valore Militare sia per il sacrificio offerto durante la Prima Guerra Mondiale, sia per il contributo alla Guerra di Liberazione. Sul centro, dall'alto di una collinetta carsica, domina la Rocca di origini medievali. Questa ottima postazione panoramica, sede di un interessante Museo Paleontologico, può essere la meta finale dell'itinerario. In alternativa ci si può dirigere verso il Parco Tematico della Grande Guerra: un vero museo a cielo aperto che conserva i rifugi e le trincee italiane e austroungariche, contrapposte a pochi metri le une dalle altre. Sulle pareti delle grotte e presso le postazioni militari si leggono tuttora i messaggi e le invocazioni incise dai combattenti di entrambi gli schieramenti. Dalla stazione ferroviaria di Monfalcone, infine, è possibile tornare al punto di partenza.