Parlando della Versilia si pensa subito a spiagge gremite di ombrelloni sotto il sole d'agosto, ai luoghi che per decenni sono stati punto di ritrovo di politici e intellettuali in vacanza, al fascino dei grandi alberghi e delle ville in stile liberty di Viareggio. Ma a quest'immagine stereotipata bisogna aggiungere le suggestioni dell'entroterra, fra storia e paesaggio, e la spiccata vocazione culturale che qui si esprime attraverso grandi eventi, rassegne e spettacoli, specialmente in estate. Un chiaro esempio di questa attrattiva poliedrica si riscontra già a Torre del Lago Puccini, frazione di Viareggio, raggiungibile dalla A12. Il paese è appena discosto dal mare ma si affaccia sulle acque placide del Lago di Massaciuccoli. Percorrendo il belvedere sul lago si incontra Villa Puccini, storica residenza del grande compositore, lucchese di nascita, che qui trascorse molti anni. La villa è stata trasformata in museo e conserva gli arredi d'epoca, il pianoforte del maestro e le sue spoglie mortali, raccolte nella cappella decorata da Adolfo De Carolis. Il panorama del lago ispirò a Giacomo Puccini opere come Turandot e La fanciulla del west, e da una sua idea nacque, nel 1930, il Festival Puccini che nei mesi estivi attira appassionati di lirica da tutta l'Italia e non solo. Dal 2008 il festival ha per centro il modernissimo Gran Teatro: un'arena da 3200 posti che è già considerata un capolavoro di tecnologia e acustica. Chi preferisce il richiamo della natura può inoltrarsi alla scoperta dell'ambiente palustre che circonda il Lago di Massaciuccoli (una miniera per i birdwatchers, con le 260 specie di uccelli censiti). Il lago, la vicina tenuta di San Rossore e la macchia di Migliarino sono stati riuniti in un parco regionale che si estende su circa 24.000 ettari, fra le province di Pisa e Lucca, ed è caratterizzato dalla presenza di sette fattorie storiche. Proseguendo sulla costa, invece, si entra subito a Viareggio, l'antico sbocco al mare di Lucca. L'unica traccia cospicua delle sue origini rinascimentali è data dalla cinquecentesca Torre Matilde che svetta su Piazza del Mercato, ma vale la pena concedersi una passeggiata sul lungomare che ospita il più grande Carnevale italiano, partendo da Piazza Mazzini in direzione nord. Si costeggiano le ville sontuose e i grand hotel sorti negli anni Venti del Novecento, il principesco Gran Caffè Margherita, la Pineta di Ponente che si incunea alle spalle degli edifici del corso. Con Viareggio si lascia anche il mare per imboccare la provinciale n. 1 e raggiungere in breve Camaiore. Qui è il fascino dell'arte e della storia a prevalere, in perfetta armonia con il paesaggio delle Alpi Apuane. Da vedere la chiesa Collegiata, che ha recuperato le sue forme romaniche e conserva un campanile del 1365. Si può dare un'occhiata al Museo archeologico (i reperti spaziano dal Paleolitico all'alto Medioevo) e al Museo d'Arte Sacra allestito nella seicentesca Confraternita del SS. Sacramento. Gli scenari più belli, però, si aprono salendo verso la cima dei colli boscosi su cui sono disposti i 25 borghi compresi nel territorio comunale: un paradiso per gli escursionisti, punteggiato da altri edifici storici come la Badia di San Pietro, fondata dai Benedettini nel secolo VIII e poi ampliata nel XIII, o la Pieve dei SS. Giovanni e Stefano (pure di aspetto romanico) con il bel campanile e il fonte battesimale ricavato da un sarcofago romano. Imboccata da Camaiore la strada per Pietrasanta è consigliabile una breve deviazione verso Monteggiori: uno splendido borgo fortificato appollaiato su una rupe a 265 metri sul mare, con tanto di mura e con il castello in cui dimorò Castruccio Castracani, celebre signore di Lucca e uomo d'armi di parte ghibellina. Lasciata la macchina in piazza ci si può addentrare a piedi fra le stradine lastricate del paese. Anche Pietrasanta, come Camaiore, fu fondata da Lucca come cittadella fortificata a guardia della Via Francigena. La fama della città è legata all'artigianato del marmo e alle vicine cave che fornirono materia prima anche a Brunelleschi e Michelangelo. Il Guerriero di bronzo posto all'ingresso dell'abitato, invece, è opera di Fernando Botero, uno dei tanti artisti che hanno amato questo luogo. Entrando in centro da Porta Pisa si raggiunge subito la scenografica Piazza Duomo. Qui si affacciano la trecentesca Collegiata di San Martino con il campanile incompiuto in cotto, il Battistero, la caratteristica chiesa e il convento di Sant'Agostino (splendido il chiostro), la cinquecentesca Torre delle Ore, la Rocchetta Arrighina costruita da Castruccio. Per le strade si incontrano numerosi atelier e gallerie d'arte, segno evidente di una vocazione mai abbandonata. Una breve strada rettilinea conduce a Marina di Pietrasanta, dove ci si può rilassare nei 90 ettari di bosco del Parco della Versiliana. Al centro della celeberrima tenuta, fra macchie di pini e lecci, sorge la villa ottocentesca che in estate ospita il Festival “La Versiliana” e il suo fitto calendario di spettacoli (prosa, danza, concerti), mostre e incontri con personaggi del mondo della cultura. Proseguendo sul litorale, subito dopo il parco, c'è Forte dei Marmi, altro centro di villeggiatura fra i più celebri alla metà del XX secolo, sviluppatosi attorno al fortino settecentesco dei granduchi di Toscana. Fra i “templi dello shopping”, le ville aristocratiche disegnate da architetti di grido, le discoteche sul mare, spiccano locali celeberrimi come la Capannina, in attività dal 1929. La Forte dei Marmi mondana e culturale, del resto, rivive oggi nell'originale Festival Internazionale della Satira che, a settembre, premia disegnatori, scrittori, giornalisti e registi. Il successo della rassegna ha ispirato l'allestimento dell'imperdibile Museo della Satira e della Caricatura, nelle sale della fortezza.