Nello spazio di dieci chilometri, cinque paesini si allineano sulla costa rocciosa della Liguria orientale, collegati solo da un treno e da un sentiero chiamato Via dell’Amore: sono le Cinque Terre, uno dei luoghi più affascinanti della costa ligure. Abbarbicati sulle rocce, questi paesi sono un singolare esempio di territorio plasmato dall’uomo nel rispetto degli equilibri paesaggistici e naturali. Sospese tra cielo e mare, le Cinque Terre sono state laboriosamente conquistate da un paziente e sapiente lavoro su di un territorio impervio, caratterizzato da una successione di promontori rocciosi, famosi per la loro bellezza e cultura vitivinicola, già dai tempi del Boccaccio. Il viaggio attraverso le splendide località delle Cinque Terre inizia all’uscita autostradale di Brugnato. Superando Borghetto Vara e Pignone si arriva a Monterosso, il primo dei cinque borghi e anche quello di maggiore vocazione turistica. Una collina divide la parte medievale dell’abitato dalla zona di più recente costruzione, che si prolunga in una splendida passeggiata terminante ai piedi della statua del Nettuno, alta oltre 14 metri. Monterosso fu fondato sulla sommità della collina dagli abitanti di Albareto, località distrutta nel 640 dal re longobardo Rotari. Il centro storico, situato più in basso, fu costruito nel corso del XIV secolo. Di particolare interesse è la Chiesa Parrocchiale, in stile gotico-ligure, sulla facciata della quale spicca lo splendido rosone attribuito a Matteo e Pietro da Campiglia. Una vera e propria piccola pinacoteca è custodita, invece, nella chiesa dei Cappuccini, con opere di grande interesse come la Crocifissione, un tempo attribuita a Van Dyck, e il San Gerolamo di Luca Cambiaso. Da segnalare, ancora, nella parte nuova, la villa che fu di Eugenio Montale, oggi di proprietà privata, ma che periodicamente ospita manifestazioni dedicate al poeta. Degni di menzione, nei dintorni, sono il santuario di Soviore, ubicato in altura come tutti i santuari delle Cinque Terre, e i resti dell’eremo di Sant'Antonio del Mesco, raggiungibili attraverso il sentiero che conduce a Levanto. Abbandonando Monterosso si raggiunge Vernazza, la cui vocazione portuale è confermata dal fatto che storicamente i suoi abitanti furono abili marinai e combatterono al fianco dei genovesi. Da segnalare, oltre alle fortificazioni medievali del borgo, la chiesa di Santa Margherita d’Antiochia, che sorge sul mare ed è un ulteriore esempio di gotico ligure. Sovrasta il paese il santuario di Reggio che al suo interno custodisce una nicchia cui vengono attribuiti poteri miracolosi. Da visitare, infine, la sorgente dell’Acquapendente, un piccolo corso d’acqua che si getta dalla scogliera in mare, raggiungibile solo in barca. Proseguendo troviamo Corniglia, paese di tradizione agricola poiché è l’unico che non si affaccia sul mare. La sua particolare posizione, tuttavia, gli consente di essere una vera e propria piattaforma panoramica che si affaccia sulle Cinque Terre. Il borgo offre al visitatore la chiesa di San Pietro, con il bel rosone in marmo e il fonte battesimale del XII secolo, nonché le notevoli statue seicentesche in legno dei quattro evangelisti. Superata Corniglia incontriamo Manarola, cittadina che risale agli anni tra la fine del XIII e gli inizi del XIV secolo. Il paese è organizzato intorno alla via principale che conduce alla Marina, una suggestiva insenatura che si specchia su un mare cristallino. Da visitare la chiesa di San Lorenzo del XIV secolo, in gotico ligure, che custodisce un bel polittico e un trittico raffigurante il patrono dedicatario della chiesa, festeggiato il 10 agosto con una processione in mare. Poco sopra il paese sorge Groppo, un piccolo centro dove si trova la cantina sociale delle Cinque Terre. Qui si possono apprezzare i famosi vini della zona, come lo Sciacchetrà e il Cinque Terre, esportati in tutto il mondo. Infine, si giunge a Riomaggiore, coevo per fondazione al paese precedente. In centro troviamo la Chiesa Parrocchiale di Giovanni Battista, in romanico genovese, che racchiude opere come il bassorilievo di San Martino e la tela attribuita a Domenico Fiasella con la "Predica del Battista". La vista del paese è dominata dal castello risalente al XIII secolo, che offre una scenografica vista sul mare. Nei pressi di questo antico maniero sorge la chiesetta di San Rocco. Da ricordare, inoltre, l’Oratorio di Santa Maria Assunta, al cui interno troviamo una statua lignea della Madonna della Catena. La visita può essere degnamente conclusa da una passeggiata sulla celebre Via dell’Amore, dove si apprezza tutto il fascino di queste colline che, come una terrazza sospesa sul mare, disegnano dinanzi ai nostri occhi una stupenda coreografia degna, per intensità emotiva e suggestione visiva, di una pittura romantica. Uno scenario unico e di irripetibile bellezza, giustamente dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.