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Domenica, 11/06/2023
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Da Duino a Sistiana: il Sentiero Rilke

passeggiata rilke

Percorrendo il tratto della Statale 14 che da Monfalcone porta a Trieste si scorgono, all'altezza di San Giovanni di Duino, le bocche del Timavo. Il fiume si snoda alla luce del sole in Slovenia, dove è noto con il nome di Reka, per poi sprofondare nel sottosuolo nelle grotte di San Canziano, percorrendo il Carso triestino in tutta la sua lunghezza. Le sue acque risorgono appunto a San Giovanni, a pochissimi chilometri dal mare, uscendo con forza dalle tre bocche incise nella roccia: quasi uno sfogo dopo il lungo cammino sotterraneo. Ma ben presto la furia si placa e il fiume scorre lento entro le sue sponde verdeggianti e punteggiate da pioppi altissimi. Il luogo, da sempre, sollecita la fantasia degli uomini di lettere. Fra questi Virgilio, che lo descrisse nel primo libro dell'Eneide. A due passi dalle sorgenti si incontra la chiesa paleocristiana di San Giovanni in Tuba. Parte dei suoi tesori d'arte furono distrutti durante la Prima Guerra Mondiale, ma si può ancora ammirare il bellissimo pavimento decorato da un mosaico policromo a motivi geometrici. Dalle bocche del Timavo il paesaggio diventa carsico: la costa si innalza di un centinaio di metri e diviene maestosa in prossimità del vecchio castello di Duino, ormai in rovina, a ridosso delle falesie a strapiombo sul mare. Qui sembra che Dante abbia composto alcuni versi della sua Commedia, ospite del Patriarca di Aquileia. Ai piedi del castrum, una rupe solitaria evoca le forme di una donna velata. Secondo un'antica leggenda si tratterebbe della Dama Bianca, la sposa che il signore di questa fortezza fece precipitare dagli spalti. A poca distanza sorge il nuovo Castello di Duino, dimora dei principi della Torre e Tasso (un casato antichissimo imparentato con quasi tutte le famiglie regnanti d'Europa). Nonostante i soldati nazisti abbiano razziato parecchie opere d'arte, costruendo fra l'altro un bunker che doveva ospitare i piccoli sottomarini Molch, la visita al castello riserva piacevoli sorprese, comprendendo la splendida “scala del Palladio”, la cappella di famiglia, la biblioteca e i reperti romani. Il bel parco del maniero è disteso su una serie di terrazzamenti, fra statue, fontane e fioriture multicolori. Fra le mura di questa sontuosa residenza affacciata sul Golfo di Trieste furono ospitati artisti e intellettuali come Gabriele D'Annunzio, Paul Valèry, Mark Twain, Eleonora Duse, Johann Strauss, Franz Listz e Rainer Maria Rilke. Al poeta praghese, che amava questi luoghi e qui scrisse le Elegie Duinesi fra il 1911 e il 1912, è dedicato un percorso suggestivo, completamente immerso nel verde di boschi di leccio, pini e macchia mediterranea. Il Sentiero Rilke si snoda per poco più di due chilometri, quasi sempre a ridosso di una scogliera alta e a picco sul mare, collegando l'abitato di Duino-Aurisina a quello di Sistiana. L'ambiente che lo circonda è frutto dell'incontro fra l'ecosistema mediterraneo e quello illirico-balcanico, con le sue specie caratteristiche come il carpino nero, l'acero e il frassino minore. Dalla passeggiata prediletta da Rilke si osservano gli strati rocciosi verticali della costa sottostante, e le manifestazioni del carsismo in superficie. Ne sono un esempio i ghiaioni formati dalla frantumazione delle rocce sovrastanti, le vaschette di corrosione e i fori scavati dall'acqua piovana nel calcare. In alcuni tratti del sentiero sono ancora ben visibili i resti delle postazioni militari impiegate durante le due guerre mondiali, attualmente in parte convertite in osservatori e piazzole panoramiche. Anche la fauna risente di questo singolare incrocio climatico: negli anfratti rocciosi nidificano varie specie rare fra cui il falco pellegrino e il corvo imperiale. La passeggiata, messa a disposizione del pubblico dal principe della Torre e Tasso, è comoda e protetta da staccionate che la separano dallo strapiombo. Già dal primo belvedere la vista ingloba un ampio tratto costiero, fino al promontorio su cui sorge il castello. Poi ci si immerge nel cuore della pineta fino ad affacciarsi su un altro panorama spettacolare, la baia di Sistiana, unica per bellezza nell'alto Adriatico. Ma dal sentiero lo sguardo spazia ben oltre, abbracciando anche le Alpi Carniche, le Dolomiti e, dal lato del mare, la laguna di Grado e la costa istriana. Non si fa fatica a comprendere come questa costa densa di vedute romantiche abbia ispirato, nel corso dei secoli, poeti e scrittori. Giunti a Sistiana, infine, si resta incantati dal fascino di una sottile spiaggia bianchissima, incastrata fra un mare limpido e subito profondo e la falesia verticale che tocca i 60 metri.

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