Un percorso ciclo-pedonale, di recente realizzazione, segue l'andamento del litorale marchigiano in provincia di Ascoli Piceno. Senza mai staccarsi dalla costa si pedala lungo la rinomata Riviera delle Palme, da Porto d'Ascoli (nel comune di San Benedetto del Tronto) a Cupra Marittima, toccando anche Grottammare. Una quindicina i chilometri interessati, naturalmente pianeggianti, per un percorso che può contare sulle suggestioni paesaggistiche della riviera, rigogliosa di palmizi, oleandri e piante tropicali, delle bellezze di alcune fra le più interessanti località costiere delle Marche, del fascino delle ville in stile liberty affacciate sul mare. L'intero percorso può essere coperto in meno di un'ora senza soste, ma è certamente consigliabile concedersi delle licenze e qualche breve deviazione verso l'interno. Partendo da sud, a Porto d'Ascoli, si attraversa subito una zona umida di notevole interesse faunistico che si apre in corrispondenza della foce del Tronto: l'oasi naturalistica della Sentina (circa 200 ettari) è ritenuta infatti una delle ultime “stazioni di sosta” degli uccelli migratori fra il Po e il Gargano. In prossimità degli stagni è possibile osservare una gran quantità di specie di palude, alcune delle quali stanziali come il martin pescatore, il saltimpalo, il pendolino o l'usignolo. Una striscia sabbiosa separa l'oasi dal mare, mentre gli unici segni della presenza dell'uomo sono alcune costruzioni ad uso agricolo. I primi quattro chilometri di pista si sviluppano quasi sempre all'ombra delle 2.000 palme secolari che hanno reso celebre lo splendido lungomare di San Benedetto del Tronto. Lo scenario si è ulteriormente arricchito nel 2007, con l'inaugurazione dei giardini tematici. Fra questi il giardino delle rose, quello della macchia mediterranea, quello arido e, naturalmente, il giardino delle palme. San Benedetto è il centro più affollato della riviera. Per questo la pedalata può risultare più godibile in bassa stagione. La pista tocca l'area portuale: dopo la statua che rende omaggio al “Pescatore” si prosegue verso il molo sud e il Monumento ai Gabbiani. Merita una sosta l'antico e pittoresco mercato ittico (aperto dal lunedì pomeriggio al sabato sera), specie se si ha la fortuna di assistere allo sbarco del pesce. Nella zona del porto sono allestiti anche il Museo Ittico e il Museo delle Anfore (in gran parte frutto dei ritrovamenti degli stessi pescatori locali). Lasciandosi alle spalle per un po' le tinte pastello del mare e del litorale si può far rotta verso il centro per raggiungere la parte più alta e antica della città, con il belvedere e la medievale Torre dei Gualtieri, da cui si domina un lunghissimo tratto di costa. Proseguendo sulla ciclabile si raggiunge in breve Grottammare, località tranquilla e incantevole, circondata da pinete e aranceti. L'antichissimo centro fondato dai Piceni è oggi una rinomata stazione balneare, nota anche come “Perla dell'Adriatico”, molto frequentata soprattutto agli inizi del XX secolo da ricche famiglie che, con l'ausilio di architetti di rilievo, costruirono qui la loro residenza estiva. Le ville in stile liberty di Grottammare, molte delle quali fanno bella mostra di se sul lungomare, si caratterizzano per alcuni elementi ricorrenti come torrette, mensole, forti spioventi, affreschi e maioliche con decorazioni floreali. Il nucleo più interessante è allineato sul Lungomare Colombo, peraltro abbellito dalle palme Phoenix canariensis impiantate ai primi del Novecento. Spicca il Villino Matricardi-Cola con la sua torretta-belvedere e il delizioso giardino romantico. Da non mancare la visita al borgo medievale, caratterizzato dai colori caldi del legno e del laterizio. La città alta conserva ancora buona parte delle mura, compreso il poderoso “Torrione della Battaglia” ed edifici di notevole interesse storico e artistico. Da segnalare soprattutto la chiesa cinquecentesca e il convento di Sant'Agostino (appena fuori dalle mura), il vicino Museo di Arte Sacra, i ruderi del castello (presumibilmente sorto prima del X secolo) che si stagliano a picco sul mare, emergendo da una fitta macchia di pini d'Aleppo. Interessante anche la chiesa di Santa Lucia, eretta nel 1590 dall'architetto Domenico Fontana in onore di Sisto V, il cittadino più illustre di Grottammare. La ciclabile prosegue verso nord per altri cinque chilometri, sempre fra il blu del mare, il verde e i profumi della macchia mediterranea. L'ultima tappa lungo la Riviera delle Palme è Cupra Marittima, piccola località che deve la sua vocazione turistica alle ottime spiagge, ma anche ad alcune peculiarità: proprio lungo la pista, ad esempio, si può visitare il grande Museo Malacologico in cui è raccolta una collezione di circa 7.000 conchiglie. L'itinerario può concludersi a Cupra Alta, raggiungibile mediante un suggestivo percorso pedonale di un paio di chilometri, fra le mura del piccolo borgo medievale, la Rocca di Sant'Andrea e la chiesetta romanica di Santa Maria in Castello, decorata con arcate orientaleggianti e affreschi quattrocenteschi.