33 chilometri pressoché pianeggianti, su fondo prevalentemente sterrato, costituiscono un agevole percorso, adatto a tutti i cicloamatori, sulle sponde del lago Trasimeno. Lo scenario naturale è contraddistinto dalle colline morbide e verdeggianti che rendono unico il paesaggio di questa terra fra Umbria e Toscana. Alle sue suggestioni si aggiunge il richiamo dei tipici villaggi di pescatori e, soprattutto, di alcune cittadine storiche come Passignano, Monte del Lago e Castiglione del Lago. La località di partenza dell'itinerario proposto, che può essere coperto in circa tre ore, è l'oasi “La Valle”, nel territorio del comune di Magione (Perugia). Questa è forse la zona di maggiore interesse naturalistico, in cui si apprezza l'ambiente umido costellato da estesi canneti, habitat di moltissime specie animali, soprattutto uccelli. Il lago è da sempre una tappa obbligata negli spostamenti degli uccelli migratori, che qui svernano al riparo dagli eccessi del clima rigido. Una passerella in legno conduce oltre il canneto, all'interno di un osservatorio dal quale si apprezzano le evoluzioni di aironi, nitticore, cicogne, germani reali, cigni selvatici e tantissime altre specie. Lasciati l'osservatorio e il pontile, si monta in sella e si imbocca a sinistra la strada asfaltata che conduce a San Feliciano. Questo grazioso borgo di pescatori sta diventando una località di villeggiatura in virtù della sua posizione, al riparo dai flussi turistici più consistenti. Da San Feliciano è possibile raggiungere in battello la vicina isola Polvese (la più vasta delle tre isole del lago), dove è stata allestita un'oasi attrezzata. Qui, inoltre, ha sede l'interessante Museo della Pesca: una vasta panoramica sulla storia di un mestiere antico quanto l'uomo, attraverso la scoperta e l’incontro con la “cultura dell’acqua”. Vengono descritte le tecniche di pesca (ben 44 dagli albori della civiltà), le reti, le capanne dei pescatori, le barche, etc. Da San Feliciano si prosegue su asfalto verso Passignano. Dopo un chilometro, la strada lambisce le torri quadrangolari del castello di Zocco, che nel tardo Medioevo veniva chiamato “villa” per la curiosa assenza di mura difensive. Ma l'aggiunta della cinta, nel Quattrocento, non impedì alla struttura di andare in rovina. Di fronte ai suoi ruderi, sulla sinistra della strada, inizia la pista ciclabile in terra battuta che conduce a Monte del Lago. Il borgo fu fortificato nel Trecento, per divenire sede del governo del Trasimeno, ed è tuttora circondato da mura. Una torre sorveglia la porta d'accesso al paese, disposto su un ripido declivio a ridosso del lago. Dopo un altro tratto asfaltato, sempre piegando a sinistra, si raggiunge il pontile, dal quale la ciclabile si inoltra in un ombroso bosco igrofilo, risorsa indispensabile per la nidificazione di moltissime specie. Il comodo fondo brecciato prosegue fino al chilomentro 8,5 dove si incontra l'ultimo tratto di asfalto. Poco prima di un passaggio a livello, sulla sinistra, le indicazioni per la pista ciclabile riportano sul brecciato. In meno di sei chilometri si entra a Passignano. Il paese del “Palio delle barche” (che oggi si corre l'ultima domenica di luglio) è una delle località più ricercate del Trasimeno, grazie a un felice amalgama fra paesaggio naturale e urbanistico. Dell'antico cento longobardo restano parte delle mura e una rocca. Dopo una sosta, dal pontile è possibile proseguire sul lungolago, che guarda all'Isola Maggiore. Superato un passaggio a livello bisogna tornare sulla pista ciclabile che si apre sulla sinistra e che, in breve, diventa sterrata. Passati sotto un ponticello si svolta a destra, sempre seguendo le indicazioni della pista che, da questo punto, risultano sempre efficaci. Giunti a Punta Navaccia si può fare una puntatina nel parco artistico di Campo del Sole, dove sono raccolte una trentina di enigmatiche sculture (alcune ricordano i “testoni” dell'isola di Pasqua) realizzate da artisti contemporanei. Siamo nel comprensorio di Tuoro sul Trasimeno, ma il paese non tocca le sponde del lago. Gli appassionati di storia ricordano che qui i romani subirono una delle più cocenti e sanguinose sconfitte, ad opera di Annibale. Il percorso ciclabile prosegue fino alla frazione di Borghetto, dove si seguono le indicazioni per Castiglione del Lago, riprendendo la pista nei pressi di un camping. L'ultima parte del tracciato riserva una piena immersione nella natura, e frescura per i più affaticati. La strada attraversa infatti il bosco ripariale del Ferretto. Dichiarato “sito di interesse comunitario”, il bosco è la più corposa testimonianza delle fitte selve che un tempo cingevano strettamente il lago. Nei suoi oltre 5.000 ettari si aprono talvolta brughiere o radure in cui può essere piacevole sostare. Gli ultimi chilometri sono una delizia per lo sguardo, e non solo: costeggiando la riva del lago si sfiorano canneti, si attraversano ponticelli in legno e canali, si ammirano i campi coltivati distesi sulla destra. Infine si raggiungono i bacini di alimentazione realizzati dal progetto Life Natura. L'habitat ideale degli uccelli acquatici è stato ricreato con i recenti innesti di ontani, olmi, pioppi e salici, pronti a ospitare i nidi. L'area ricade nel comune di Castiglione del Lago, ma per raggiungere il più famoso centro del lago bisogna percorrere un breve tratto della via Trasimeno. In compenso, le pedalate supplementari consentono di ammirare lo splendido centro storico medievale della cittadina, e soprattutto la poderosa Rocca del Leone: una fortezza pentagonale duecentesca con cinque torri e tre porte. I camminamenti di ronda offrono le vedute più suggestive sull'intero bacino del Trasimeno.