Definito dagli studiosi come il “santuario della preistoria”, la grotta dei Cervi si trova lungo la litoranea che da Otranto porta a Santa Cesarea Terme. In località Porto Badisco, il complesso di grotte e cuniculi rappresentano di sicuro uno tra i più grandiosi monumenti neolitici dell’Italia e dell’Europa.
Dipinti in guano ed ocra rossa tritata, lungo i tortuosi cunicoli naturali, si possono ammirare serie di pittogrammi, espressione vera ed essenziale del linguaggio iconico delle gentes agricole che vivevano nella penisola salentina molti millenni addietro.
Si pensa che i cunicoli possano raggiungere una lunghezza vicina ai 2 Km.
I pittogrammi figurano uomini e animali, associati ai movimenti di scene venatorie dove uomini con arco e cani seguivano e cercavano nei cervi le loro prede.
Pittogrammi e segni geometrizzanti compaiono in un antro sacro dove di sicuro avvenivano cerimonie religiose.
Fu scoperta il 1° febbraio del 1970 dal gruppo speleologico "Pasquale de Lorentiis" di Maglie.