I Musei Civici di Pesaro si articolano in due sezioni - la Pinacoteca e il Museo delle Ceramiche - e sono ospitati a palazzo Toschi Mosca, edificio storico nel cuore del centro cittadino a pochi passi dalla centralissima piazza del Popolo.
Riaperte al pubblico il 4 luglio 2009 per restauri all’ala destra del palazzo, le sale dei Musei Civici offrono sicuramente più di un ottimo motivo per essere visitate da turisti e residenti.
Innanzitutto per il capolavoro assoluto e indiscusso ormai simbolo di questi musei e cioè l’Incoronazione della Vergine di Giovanni Bellini (1475 ca.), opera cardine per la storia dell’arte italiana che vale da sola una o forse più visite.
Ricollocata nella ‘stanza’ che la custodiva prima del prestito romano, ora si ammira davvero meglio, per una serie di ragioni: la pala tornata a Pesaro all’inizio del 2009 è infatti un’opera che appare nel suo ‘stato migliore’ grazie ad interventi di restauro sulle strutture lignee realizzati proprio in occasione della prestigiosa mostra delle Scuderie del Quirinale dedicata al grande pittore veneto. Non solo.
La nuova collocazione del dipinto - al centro della parete che fiancheggia l’ingresso principale alla sala - la rende visibile in tutta la sua magnifica imponenza migliorandone la fruizione. L’assetto rinnovato della sala Bellini è il risultato della climatizzazione dello spazio con cui si garantiscono tutti i parametri di conservazione richiesti dalla Pala Bellini ma anche dagli altri dipinti su tavola lì presenti. E con l’impianto di climatizzazione anche il pubblico può godere di condizioni di visita decisamente migliori grazie ad una temperatura più fresca e piacevole. Le novità dell’allestimento non si esauriscono con la sala Bellini.
Anche la sala Cantarini - che documenta cinque e settecento attraverso artisti che hanno lasciato un segno importante sul territorio pesarese - riserva ‘sorprese’ notevoli provenienti dai ricchissimi depositi. Una su tutte, la raffinata Adorazione dei pastori di Raffaellino del Colle, pittore che si forma a Roma alla bottega di Raffaello - è uno dei suoi allievi migliori - e Giulio Romano, e che a Pesaro collabora al cantiere di Villa Imperiale sotto la guida di Girolamo Genga. Eseguita per l’altare maggiore della chiesa di san Michele Arcangelo di Lamoli, la tavola viene prelevata dal cardinale Domenico Passionei di Fossombrone e collocata nella sua collezione; da qui per vie testamentarie passa alla raccolta della famiglia Mosca e quindi ai musei pesaresi.
Nella parete di fronte a Raffaellino del Colle, i visitatori troveranno invece tre tele del pesarese Giannandrea Lazzarini. Intellettuale a tutto tondo, pittore e architetto, poeta e teorico dell’arte, Lazzarini è protagonista con Giambattista Passeri e Annibale degli Abbati Olivieri del dibattito culturale di metà Settecento a Pesaro.
Continuando il percorso in Pinacoteca si approda alla sala delle Nature Morte, di cui i musei vantano una raccolta di alto livello per qualità e quantità. La selezione esposta è stata arricchita con nuovi inserimenti che aiutano a capire meglio questo affascinante genere pittorico che afferma la sua autonomia a partire dal XVII secolo e viene utilizzato in genere per decorare gli ambienti secondari dei grandi palazzi nobiliari.
Al di là delle singole scelte, dunque, la revisione dell’ordinamento è stata guidata dalla volontà di offrire al pubblico un percorso più coerente e leggibile, risultato ottenuto completando o comunque integrando le sequenze cronologiche e le sezioni tematiche già esistenti.
I cambiamenti più evidenti hanno riguardato la Pinacoteca; l’ordinamento della sezione ceramica è stato infatti confermato nella sua interezza. Unica eccezione è costituita dall’ultima sala che in attesa di un assetto definitivo, dal 4 luglio viene dedicata in modo esclusivo ad un esempio eccellente di ceramica - l’Angelo -, installazione monumentale in grés di uno dei maggiori artisti pesaresi del Novecento: Nanni Valentini.
Pesaro - Piazza Toschi Mosca 29
0721 387541-474
orario estivo valido fino al 13 settembre:
martedì e mercoledì 9.30-12.30
giovedì con apertura ‘notturna’ 9.30-12.30, 16-22
da venerdì a domenica 9.30-12.30, 16-19
orario estivo valido dal 14 settembre al 30 giugno
martedì e mercoledì 9.30-12.30
da giovedì a domenica 9.30-12.30, 16-19