Nell'inesauribile panorama delle città d'arte italiane, un ruolo unico spetta all'antichissima Volterra, città toscana dal fascino misterioso, le cui origini si perdono nella preistoria. Per respirare l'aria di mistero che avvolge Volterra, basta raggiungere la sommità del colle su cui è distesa, il “Piano di Castello”: qui è particolarmente evidente l'evoluzione che la città ha conosciuto attraverso i secoli, dalla preistoria al Rinascimento, ovvero: dall'Acropoli alla Fortezza Medicea. Il fascino storico si unisce alle bellezze della natura che offre, dalla morfologia, alla vegetazione e alla fauna, un patrimonio unico. Accanto ai numerosi monumenti e ai siti d'interesse storico e archeologico, Volterra offre un paesaggio incontaminato, una qualità della vita ancora a misura d'uomo e un artigianato artistico unico al mondo: quello dell'alabastro. L'isolamento secolare ha consentito alla città di conservare splendidamente il suo aspetto squisitamente medievale. Ancora oggi, Volterra è racchiusa quasi completamente dalle sue mura duecentesche, che segnano il massimo sviluppo della struttura urbana. Uno sviluppo iniziato attorno all'Anno Mille e proseguito fino agli inizi del Trecento, con la costruzione delle strutture difensive. Il nucleo più antico corrisponde, invece, alla città castrense disegnata dai Romani, che coincide con il Piano di Castello e racchiude, al centro, la magnifica Cattedrale di Santa Maria e la contigua piazza dei Priori. Il Duomo romanico del XII secolo fu progettato, secondo il Vasari, da Nicola Pisano. Dell'interno, suddiviso in tre navate, colpiscono la robusta volta a cassettoni e le possenti colonne di stucco simile a granito rosa. Molte opere d'arte vi sono tuttora custodite: un elegante ciborio rinascimentale e due angeli, opera di Mino da Fiesole, ornano l'altare maggiore, che si erge davanti a un bel coro ligneo degli inizi del Quattrocento. Una delle cappelle accoglie una straordinaria Deposizione in legno policromo argentato e dorato: capolavoro romanico di un ignoto artista volterrano. A metà della navata centrale, si ammira il pulpito, ricomposto nel 1584 con sculture del '200, che poggia su quattro colonne sorrette da due leoni, un bue e un toro. La cappella dell'Addolorata accoglie, invece, due gruppi statuari attribuiti a Giovanni della Robbia e un presepe con l'“Arrivo dei Magi” di Benozzo Gozzoli. davanti al Duomo sorge il Battistero, un edificio in pianta ottagonale del XIII secolo, rivestito di fasce marmoree verdi e bianche sul lato che guarda alla cattedrale, con un portale romanico disegnato dal Pisano. Il Battistero custodisce un fonte battesimale sulle cui facce sono scolpiti il battesimo di Gesù, la Fede, la Giustizia, la Carità, la Speranza, opera del Sansovino. Sull'antico “pratus episcopatus” sorge la seducente piazza dei Priori, che fornisce immediatamente un'idea dell'importanza e del prestigio goduto da Volterra nel periodo medievale. Ai lati della piazza sorsero, col tempo, le caratteristiche case-torre e i palazzi, fra cui quello dei Priori, il Palazzo Vescovile, il Palazzo Pretorio con l'attigua Torre del Porcellino, il Palazzo Incontri e il Palazzo del Monte Pio. L'imponente Palazzo dei Priori, in particolare, è il più antico edificio comunale rimasto in Toscana. La facciata, splendidamente conservata, sfoggia tre file di bifore e l'unità di misura del comune, la “canna volterrana”, ornata da targhe robbiane di terracotta smaltata. Da visitare gli interni, che ospitano anche una straordinaria pinacoteca comprendente opere di Signorelli, Ghirlandaio, Rosso Fiorentino e Daniele da Volterra. Dalla cima della torre si gode di un panorama impareggiabile sui tetti della città e sul territorio circostante, fino al monte Amiata, alle Alpi Apuane e al mare da Piombino a La Spezia. Una passeggiata nel centro di Volterra deve includere la visita alle case-torri dei Buomparenti, all'omonimo quadrivio e alla suggestiva via Matteotti. Al periodo etrusco, (fase di particolare splendore per Volterra) risalgono la grande Porta all'Arco e la Necropoli dei Marmini, oltre ai numerosi reperti archeologici conservati nel Museo Etrusco cittadino. Testimonianza del ruolo della città sotto i Romani è, invece, il Teatro di Vallebona, edificato in età augustea. Oltre al Museo Etrusco e alla Pinacoteca Civica, Volterra è sede di un importante Museo d'arte sacra che comprende opere d'oreficeria, dipinti, sculture trecentesche di scuola senese, antifonari miniati. Numerose botteghe artigiane ed esposizioni co
nsentono di scoprire le peculiarità dell'artigianato dell'alabastro, una delle tante ragioni per cui la città è famosa nel mondo. La tradizione della lavorazione di questa pietra, che a Volterra si presenta malleabile e gessosa, risale, ancora una volta, agli Etruschi, ma solo negli ultimi tre secoli questo artigianato ha conosciuto una straordinaria fioritura. Fuori dal centro cittadino, Volterra riserva ancora una sorpresa: il sorprendente spettacolo naturale delle balze: terrificanti falesie a strapiombo tagliano di netto i versanti dell'altura su cui sorge il borgo. Uno scenario unico, fornito per effetto della stratificazione geologica e della costante erosione, cui sembra si sia ispirato Dante nella descrizione dei gironi infernali.