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Sabato, 05/10/2024
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Narni, dai sotterranei alla Rocca Albornoziana

rocca albornoziana

Dodici chilometri a ovest di Terni, la stretta valle scavata dal Nera assume l'aspetto di una gola, poco prima che il fiume confluisca nel Tevere. In posizione panoramica sul vallone sorge Narni, che occupa le pendici di un poggio coperto da oliveti secolari. La parte moderna e industriale della città, Narni Scalo, è distesa in pianura, ma entrando in centro dalla quattrocentesca Porta Ternana si percorre via Roma, salendo fino al cuore della città vecchia: Piazza Garibaldi. Il dolce paesaggio umbro diventa sfondo per un centro che mantiene quasi intatto il suo impianto rinascimentale. Infatti la città fu quasi completamente ricostruita nel Cinquecento dopo la devastazione subita dai Lanzichenecchi. Alla ricostruzione presero parte architetti come il Vignola e il Sangallo, ma Narni fu frequentata anche da artisti come il Vecchietta, Bernardo Rossellino e Domenico Ghirlandaio. Un angolo di Piazza Garibaldi è chiuso dalla mole singolare del Duomo di San Giovenale (la facciata con il portico quattrocentesco guarda su Piazza Cavour). La basilica fu fondata nel XII secolo e conserva ancora il portale centrale duecentesco. All'interno le tre navate sono separate da colonne e capitelli corinzi e sfociano in una luminosa abside poligonale con le arcate dipinte. Antichissimi affreschi e un mosaico di epoca carolingia raffigurante il Cristo Pantocreatore decorano l'Oratorio dei S.S. Giovenale e Cassio. Ma in chiesa si ammirano anche uno splendido coro ligneo intarsiato della fine del Quattrocento e il Sant'Antonio scolpito dal Vecchietta. Via Garibaldi porta nella Piazza dei Priori, ornata da una fontana del 1301. Qui sorgono l'imponente Loggia dei Priori (opera trecentesca di Gattapone da Gubbio) e il Palazzo Comunale formato dall'unione di tre case-torri del Duecento. Visitandolo si scopre una collezione di marmi romani e medievali, un pozzo del Quattrocento, un affresco di Benozzo Gozzoli e, nella sala consiliare, una grande pala del Ghirlandaio. Alle spalle del Palazzo dei Priori sorge Palazzo Eroli, divenuto il più importante contenitore d'arte di Narni. Nelle sale del museo sono esposti capolavori di Benozzo Gozzoli, Ghirlandaio, Vecchietta e di parecchi maestri umbri. Percorrendo via Mazzini si tocca un'altra chiesa antichissima, Santa Maria Impensole, fondata nel 1171. Giunti in Piazza XIII giugno, ecco la facciata romanica della chiesa di San Domenico con il suo poderoso campanile. Sotto la chiesa si sviluppa il suggestivo itinerario nella Narni sotterranea. Lungo il percorso si scoprono una chiesa protoromanica, i resti di una domus romana, una sala dell'antico tribunale dell'inquisizione con i suoi raccapriccianti strumenti di tortura, la cella dei prigionieri, tappezzata di graffiti. Imboccata via del Monte si attraversa la parte medievale del centro, salendo fino alla Rocca Albornoziana. Da questa fortezza tetragona, recentemente restaurata, i rappresentanti del potere pontificio esercitavano il loro controllo sul territorio. Dalla cima del colle la vista spazia a 360 gradi sulla piana di Terni e sulla valle del Nera.

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