A metà di corso Alfieri, asse principale del centro di Asti, si apre uno spazio triangolare porticato. È Piazza Alfieri, storica sede del Palio di Asti (si corre nel mese di settembre) e ottimo punto di partenza per una piacevole passeggiata fra palazzi eleganti, torri e botteghe. Prima di imboccare il corso, una breve deviazione lungo via Garibaldi permette di raggiungere la chiesa romanico-gotica di San Secondo, affacciata sulla piazza omonima. Se la facciata è scarna e austera, all'interno, nelle cappelle laterali, si scoprono resti di affreschi del primo Quattrocento e gemme d'arte sacra come il polittico dell'Adorazione dei Magi dipinto da Gandolfino da Roreto. Qui è esposto anche il carroccio con i drappi del palio. Tornati sul corso, lo si percorre in direzione di Porta Torino. Il “salotto buono” di Asti è abbellito dai prospetti di molti palazzi settecenteschi, sui quali svettano le caratteristiche torri medievali. Una di queste è la Torre Troyana (o Torre dell'Orologio) che dal Duecento domina sulla vicina Piazza Medici. Al civico 365 si trova l'ingresso alla Cripta di Sant'Anastasio, una costruzione in pianta basilicale del secolo XI, con volte a crociera e tre piccole navate divise da colonne e capitelli diversi fra loro: alcuni provengono da edifici romani, altri sono di fattura alto-medievale. La cripta era parte di un antichissimo monastero femminile benedettino. Attualmente funge da punto di partenza di un suggestivo museo sotterraneo, frutto del recupero di una serie di testimonianze archeologiche stratificate: resti di pavimentazione romana e di insediamenti fondati fra età tardo-antica e medievale, capitelli romanici, decorazioni architettoniche e scultoree provenienti da chiese del territorio. Poco più avanti, al numero 375, ecco il Palazzo Alfieri dove il poeta nacque nel 1749. Oggi è sede del Museo e del Centro Studi Alfieriani. Alle sue spalle, in una piazza acciottolata si erge l'imponente Cattedrale di Santa Maria Assunta, fra i massimi esempi del Gotico piemontese. Scenografica la facciata, con tre portali riccamente decorati e altrettanti rosoni, e il fianco destro dove la sequenza di altissimi finestroni è interrotta da un sontuoso protiro gotico con statue e decorazioni marmoree. In fondo si erge un maestoso campanile romanico. Interessante anche l'interno, che conserva alcune opere di Gandolfino da Roreto, affreschi di epoche diverse ed elementi architettonici romani di recupero. Il corso termina presso la poligonale Torre Rossa sorta in epoca romana, a guardia dell'accesso in città. L'ultimo piano spicca per contrasto cromatico: fu aggiunto nel XII secolo per trasformare la torre in campanile. Vale la pena di tornare sui propri passi per raggiungere l'ala opposta del corso, visitando la chiesa di Santa Maria Nuova (anche il suo campanile è stato ricavato da una torre romanica) e soprattutto il complesso medievale di San Pietro in Consavia, sorto per ospitare i pellegrini della Via Francigena diretti a Gerusalemme. In effetti le forme della suggestiva Rotonda di San Pietro (usata in seguito come battistero) ricalcano il modello del Santo Sepolcro. Al suo fianco sorge la chiesa priorale dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme (poi divenuti Cavalieri di Rodi e Malta). Nelle sale del convento si visitano il Museo Archeologico (con sezione egizia) e il Museo Paleontologico.