Costruita nell'arco di circa quattro secoli, fra XI e XV secolo, la Basilica di San Marco chiude il lato orientale di Piazza San Marco in un tripudio di marmi, ori, vetrate, guglie e bassorilievi che esprimono una sintesi sublime del gusto occidentale, fra Romanico e Gotico, e di quello orientale bizantino. Sugli altri lati prospetta l'imponente complesso porticato delle Procuratie Vecchie, adiacente alla suggestiva Torre dell'Orologio con i due mori che scandiscono le ore, e delle Procuratie Nuove. Ma inevitabilmente è la facciata della Basilica a rubare l'occhio: divisa in due ordini di cinque ampie arcate su cui spiccano i rilievi orientaleggianti dei Mesi, delle Virtù e dei Profeti, culmina con un coronamento gotico fiorito di pinnacoli e cuspidi dorate. Gran parte dei dipinti nelle lunette sono stati rifatti fra XVIII e XIX secolo. Quello che orna il portale centrale, in particolare, raffigura il Giudizio Universale su un fondo dorato. Sopra il portale è esposta una copia dei quattro cavalli in bronzo, argentati e dorati, provenienti da Costantinopoli (gli originali sono all'interno della Basilica). Nell'ampio atrio rivestito con marmi e mosaici (scene bibliche) si aprono tre portali del XII secolo. I mosaici sono di fattura veneziana mentre dalla Siria proviene il gruppo in porfido dei Tetrarchi, posto sulla facciata “minore” esposta a sud. L'interno risplende di scenografici mosaici su fondo aureo che coprono persino il pavimento: quelli originali duecenteschi sono stati in molti casi rimpiazzati in epoche successive, a causa del deterioramento, sulla base dei cartoni disegnati da artisti come Tiziano, Veronese e Tintoretto. La struttura di San Marco ricalca il modello dei templi bizantini: pianta a croce greca con tre navate su ogni braccio, una cupola al centro e altre quattro lungo gli assi. Sui colonnati che dividono le navate corrono i matronei e le possenti arcate che sorreggono le cupole. Le decorazioni più antiche (anteriori al Duecento) si ammirano nella Cupola della Genesi (la prima lungo l'asse longitudinale) mentre nella cupola centrale è rappresentata l'Ascensione. Il presbiterio è delimitato da un'iconostasi con le sculture gotiche dei Dalle Mansegne, mentre il ricco altare maggiore a colonne istoriate racchiude le spoglie di san Marco. Alle sue spalle si ammira la celebre Pala d'oro: un grande paliotto in oro, argento e smalto, anch'esso d'impronta bizantina, decorato con pietre preziose. Altri tesori d'arte sacra sono attualmente raccolti nel Museo di San Marco. Dall'alto dei matronei è possibile osservare da vicino i mosaici che coprono le volte, mentre dalla terrazza sulla facciata si domina la piazza in cui svetta il Paròn de casa, ovvero il gigantesco Campanile di San Marco, alto 99 metri, progettato da Bartolomeo Bon e riedificato nel 1912 dopo il crollo del 1902. In origine fungeva da faro per i naviganti in laguna. La base della torre è impreziosita dalla Loggetta del Sansovino, mentre un ascensore consente di raggiungere la cella campanaria le cui arcate si aprono sullo splendido panorama dei tetti e dei canali di Venezia.