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Martedì, 03/10/2023
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Rovereto: in equilibrio fra storia e modernità

rovereto e castel dante

Situato in posizione strategica, a pochi chilometri dall'estremità settentrionale del Lago di Garda e non lontano da Trento, Rovereto è una cittadina incantevole che in ogni stagione attrae visitatori a caccia di arte, storia, cultura e risorse ambientali. Il paese è raccolto ai piedi di Castel Dante, che dall'alto di un poggio domina la Vallagarina. Due passi per le stradine strette dell'elegante centro storico bastano per notare, nell'architettura cittadina, i segni della dominazione di Venezia, estesa per quasi tutto il XV secolo. Nella centralissima Piazza Cesare Battisti sorgono alcuni degli edifici più antichi ed eleganti della città. Da qui si diparte una fitta rete di vicoli e “campielli”, piazzette e porticati che si rifanno apertamente all'architettura veneziana, come i palazzi dei mercanti e degli artigiani della seta. Infatti la bachicoltura introdotta dai veneziani fu, per lungo tempo, un'attività molto fiorente in questa zona. Uno degli esempi più raffinati di architettura civile è noto oggi come il Palazzo della Cassa di Risparmio, costruito sul finire dell'Ottocento attorno a un nucleo neoclassico. La facciata ricalca le forme e lo stile del Rinascimento veneziano, con i caratteristici comignoli, mentre gli interni sono riccamente decorati da sottili colonnati e soffitti a cassettoni. Al Settecento risalgono, invece, i dipinti che raffigurano le stagioni, i melograni e i festoni che ornano le volte. Il palazzo ospitò i conti d'Arco e, successivamente, le Clarisse di san Carlo. Interessante anche il Palazzo Fedrigotti, d'impronta seicentesca con uno splendido cortile circolare barocco. Nelle sue sale, impreziosite da stucchi raffinati, dimorò anche Napoleone Bonaparte. Il barocco trionfa anche nella chiesa di San Giovanni Battista: un monumento unico nel Trentino, di origine tardomedievale ma arricchitosi, nel corso dei secoli, di affreschi, stucchi e di un bell'altare in marmo bianco. Le tracce del Medioevo sono più evidenti nella chiesa di Santa Maria del Carmine, con il suo caratteristico impianto a croce latina. Notevole è, qui, il chiostro aggiunto nel Rinascimento e delimitato da raffinate colonnine di marmo. Rovereto è un piccolo tempio della cultura che attinge a linguaggi e a tematiche molto diverse fra loro. In primo luogo la musica, con l'omaggio reso ogni anno a Wolfgang Amadeus Mozart. Il genio salisburghese tenne a Rovereto i suoi primi concerti italiani, e fu più volte ospite della cittadina assieme al padre. L'amore di Mozart per Rovereto è ricambiato dal Festival Internazionale Mozartiano, che si svolge nel mese di settembre. Musicista illustre fu anche il roveretano Riccardo Zandonai, cui è intitolato il primo teatro della regione, che si incontra in corso Bettini. Costruito nel Settecento, l'edificio riaprirà i battenti per la stagione 2007-08. La città diede i natali anche al filosofo Antonio Rosmini e all'artista Fortunato Depero, esponente di spicco del Futurismo. La Casa Museo progettata e allestita dallo stesso Depero, in un edificio di origine medievale, ne ricostruisce le opere e la vita. Ma la raccolta d'arte più importante della città è indubbiamente il celebre Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto (Mart), che vanta una collezione fra le più importanti del nostro Paese, dal Futurismo ai nostri giorni. L'edificio che ospita il Mart è di per sé un'opera d'arte sorprendente: progettato dall'architetto Mario Botta, il palazzo ricorda la forma di un'astronave con la sua grande cupola in vetro e acciaio. Al suo interno, il museo, la biblioteca, il teatro e l'auditorium compongono un'autentica cittadella della cultura. Gli studiosi di scienze naturali e di paleontologia trovano un punto di riferimento moderno nel Museo Civico locale, in cui trovano posto anche reperti archeologici dalla Magna Grecia. Fra le proposte più interessanti del museo si segnala l'itinerario alla scoperta delle “orme dei dinosauri”: alle pendici del Monte Zugna, nei pressi di Rovereto, oltre 200 impronte larghe fino a sei metri documentano il passaggio dei dinosauri circa 200 milioni di anni fa. La visita a Rovereto non sarebbe completa senza una sosta nel castello trecentesco eretto dai Castelbarco proprio al centro dei loro possedimenti che coprivano tutta la Vallagarina. Al castello si accede passando sopra lo storico e pittoresco Ponte Forbato, che collega Piazza del Podestà con l'antico borgo di San Tommaso. Una passeggiata panoramica porta a Castel Dante, di cui colpiscono subito la mole massiccia del corpo centrale, in pianta ottagonale, e le mura con i camminamenti di ronda. Dopo aver costituito un importante presidio asburgico, il castello è stato trasformato in Sacrario dei Caduti e raccoglie i resti di circa 12.000 soldati italiani ed austro-ungarici, vittime della Grande Guerra. Il nome della fortezza deriva dalla leggenda secondo la quale vi avrebbe soggiornato Dante, ospite della famiglia Castelbarco. Da qui, seguendo un sentiero che si inoltra nel bosco, si arriva alla famosa Campana della Pace, realizzata fondendo i cannoni delle nazioni partecipanti al primo conflitto mondiale. La campana è il punto di partenza del Sentiero della Pace, che tocca alcuni fra i luoghi storici della Prima Guerra Mondiale, dal Monte Zugna a Passo Buole e al Monte Baldo.

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