Città dinamica e operosa, interessata da una forte espansione industriale, Piacenza vanta un patrimonio artistico talvolta sottovalutato, equamente distribuito fra diverse istituzioni museali, ma anche nelle chiese e nei palazzi del centro. Ai margini del nucleo romano, dove le strade si tagliano ad angolo retto, si apre Piazza Cittadella. Qui, accanto alle rovine della Rocca Viscontea eretta nel 1373 da Gian Galeazzo Visconti (restano in piedi due torri e il mastio), sorge l'incompiuto Palazzo Farnese, al cui progetto prese parte anche il Vignola. Nella “reggia” dei Farnese è allestita una ricca pinacoteca con tele di scuola emiliana, cremonese, veneta e genovese. Spiccano le opere di Botticelli, Brescianino e Tempesta. Interessanti sono pure il Museo delle Carrozze, la collezione di armi e armature e la sezione dedicata al Risorgimento. Un tratto di via Cavour e l'arteria perpendicolare di via Roma consente di ammirare il quattrocentesco Palazzo Landi (non visitabile perché sede del tribunale) con il suo ricco portale marmoreo, e il vicino Palazzo Costa, dotato di una raffinatissima facciata rococò. I fastosi ambienti interni ospitano il Museo Ambientale (dipinti e arredi settecenteschi). Nelle vicinanze si trova anche la chiesa di San Savino: un edificio romanico, nonostante la facciata rifatta in forme neoclassiche, che conserva due preziosissimi mosaici policromi del XII secolo. Uno di questi è nella cripta, famosa anche per gli splendidi capitelli scolpiti. Un esempio compiuto del Romanico è costituito dal Duomo (nella piazza omonima) che si erge intatto con la sua facciata a capanna e il robusto campanile. L'interno cela parecchi tesori: una tela di Camillo Procaccini, una pala d'altare di Ludovico Carracci, un polittico in legno scolpito e dipinto del Quattrocento, e soprattutto la bella cupola affrescata da Guercino e Morazzone. Suggestiva anche la cripta con 108 colonne distribuite fra cinque navate. Da visitare il Museo Diocesano nell'adiacente Palazzo Vescovile: conserva dipinti di Ludovico Carracci, Cignani e Procaccini. Per via Chiapponi, costeggiando la chiesa gotica di Sant'Antonino dove Federico Barbarossa trattò la pace con i Comuni, si raggiunge via San Siro e la sede dell'importante Galleria d'Arte Moderna Ricci-Oddi. Fattori, Lega, De Nittis, Signorini, Boldini, Segantini, Gemito e Medardo Rosso sono solo alcuni dei maestri italiani dell'Ottocento qui rappresentati. Usciti sul corso Vittorio Emanuele II si piega destra per giungere nel cuore monumentale di Piacenza: Piazza dei Cavalli. Accanto alle statue equestri di Alessandro e Ranuccio Farnese sorge il Palazzo Comunale (detto il Gotico), fra le massime espressioni dell'architettura civile lombarda. All'ordine inferiore, rivestito in marmo bianco e rosa con arcate a sesto acuto, corrispondono in alto una sequenza di eleganti polifere e una cornice merlata. Di fronte svetta la facciata della chiesa duecentesca di San Francesco, le cui navate gotiche sono abbellite da pregevoli tele del Seicento, oltre a resti di affreschi quattrocenteschi. L'ultima tappa in centro è la chiesa di San Sisto (raggiungibile attraverso via Mazzini e via Sant'Eufemia): la facciata seicentesca è preceduta da un ampio porticato, mentre l'armonioso interno rinascimentale svela un notevole patrimonio pittorico (opere di Procaccini, Pittoni, Nuvolone, Palma il Giovane). Da ammirare anche il coro intarsiato dei primi del Cinquecento. Sulla via Emilia Parmense, infine, merita una visita il prestigioso Collegio Alberoni, dotato di una galleria comprendente arazzi fiamminghi e tele di pregio (Guido Reni, Luca Giordano, Francesco Solimena). Nell'appartamento del cardinale Alberoni è esposto un celebre Ecce homo di Antonello da Messina.