Innumerevoli sono i luoghi, i monumenti e i musei degni di essere visitati ed esplorati a Parma, città che primeggia in Europa per cultura, arte e, naturalmente, per la sua impareggiabile tradizione gastronomica. Impossibile non citare la Galleria Nazionale e il Teatro Farnese, la Chiesa di San Giovanni Evangelista, il Palazzo Ducale e il Teatro Regio. E naturalmente il Duomo con l'annesso Museo diocesano. Proprio accanto al Duomo, nella stupenda piazza che rappresenta il fulcro della vita cittadina, sorge lo strepitoso tesoro d'arte, motivo di orgoglio e vanto per tutta Parma: il Battistero. Con la sua perfetta fusione fra architettura e scultura, e per l’originalità e la genialità della sua concezione, il Battistero di Parma costituisce una tra le più alte espressioni dell’arte medievale in Italia. In particolare, le tematiche scultoree e le splendide pitture ci appaiono oggi come una testimonianza estremamente innovativa rispetto allo stile del Medioevo. Non è esagerato affermare, alla luce anche degli edifici che lo circondano, che il contesto architettonico in cui sorge questo edificio è quello di una delle più belle piazze del Medioevo Italiano. Il Battistero, che oggi riscuote l'ammirazione degli storici e dei critici d'arte, sia sotto il profilo architettonico, sia sotto quello della scultura, fu costruito a partire dall'anno 1196, dal grande architetto e scultore lombardo Benedetto Antelami, che si era già cimentato in alcune opere all'interno del Duomo (celeberrima, fra queste, l'appassionata Deposizione di Cristo). Antelami fu un artista cruciale, che visse ed operò in un momento di transizione fra la lunga epoca del Romanico e quella del Gotico. Ovviamente, proprio in virtù delle sue idee avanzate e innovative, influenzò in maniera marcata molti fra i maestri successivi. Nel corso del lungo processo di costruzione del Battistero a Parma, Antelami fece spesso riferimento a concetti anche dotti del Cristianesimo. La genialità e la cultura del grande architetto e scultore si rivela a pieno in questo edificio, da lui progettato in forma di ottagono (considerata la forma della perfezione perché più vicina al cerchio) con un alternarsi di grandi portali di memoria gotica francese, che molto spesso adornano le grandi cattedrali dell'Ile de France. La sua firma, e la data d'inizio dei lavori, sono incisi nell'architrave del portale principale, dedicato alla Vergine, proprio sul versante che dà sulla piazza. Le sculture, in gran parte attribuite allo stesso Antelami, all'esterno, si distribuiscono sui tre grandi portali: nell'ordine, è possibile ammirare la rappresentazione della Vergine, con storie di Giovanni e Gesù, quella del Giudizio Universale, e infine, sul portale meridionale, la leggenda di Barlaan. Tutto intorno all'edificio corre lo zooforo: una serie di formelle scolpite con animali fantastici e reali, simboli della concezione della vita e della natura in età medievale. L'interno, ora ulteriormente valorizzato grazie a un completo e soddisfacente restauro, brilla di uno splendore unico. Qui il grande testo per immagini che caratterizza tutta la costruzione si dispiega nella cupola, dipinta da maestri bizantini tra il 1260 e il 1270. Nelle lunette interne simmetriche e in quelle esterne, scolpite da Benedetto Antelami, è evidente la traccia dei colori che ricoprivano le figure, come nella serie delle grandi statue dei mesi, fra le più notevoli dell'intero complesso. Al centro sorge la grande vasca per il battesimo ad immersione, mentre lateralmente si ammira la cosiddetta “ara antelamica”. La cupola è costruita come immagine della Gerusalemme celeste, alla quale portano idealmente le storie di Abramo, di Giovanni, gli apostoli e i Profeti con il Cristo intercedente e la Vergine. Altre statue dell'Antelami (gli Arcangeli, il Re Salamone, la Regina di Saba, ecc.), che in origine arricchivano le facce esterne del Battistero, sono state ora collocate nelle sale del vicino Museo Diocesano.